lunedì 29 dicembre 2008

Una ricetta d'autore: frittelle di baccalà e cime di rovi (Don Alfonso)


baccalà fritto, inserito originariamente da al lardo! al lardo

La foto per una volta non si riferisce alla ricetta, ma stamattina scartocciando un Cd bellissimo intitolato "Te piace 'o presepio? Istruzioni minime per un Natale napoletano" www.fondazionebideri.it all'interno del libretto ho trovato due ricette d'autore, elaborate dal maestro Don Alfonso di Sant'Agata sui due Golfi...Ora non posso dilungarmi a parlare del Don2stelle Michelin, ma sappiate che la sua cucina stellata merita davvero ammirazione e studio approfondito...nonchè una visitina ogni tanto(io ci sono andata ben 2 volte:)

Ricetta d'arte n.1
Frittelle di Baccalà e cime di rovi
300 gr di baccalà
3 fette di pane imbevute nel latte
2 spicchi d'aglio
50 gr olio extra vergine
3 rametti di rovi
sale
Taglaire minuziosamente il baccalà, l'aglio e le cime di rovi, amalgamare bene bene con le fette di pane imbevute nel latte, fare delle forme di stelle e passarle nella farina. Friggere lentamente in padella con olio extravergine di oliva. Servire disponendo nel piatto le stelline di baccalà e qualche rametto di cime di rovi.

Ps invece la mia ricetta del baccalà fritto è più o meno questa qui :)

domenica 28 dicembre 2008

un ripasso sulla genovese


A settembre mi ero cimentata nella preparazione della genovese per aspettare a mio modo l'arrivo della Notte Bianca, ma è una tradizione così importante per la cucina campana da meritare un piccolo ripasso accompagnato da qualche immagine più chiara:)
Continuo a pensare che la ricetta di Pignataro sia la migliore, quindi non introduco variazioni...

giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale



Presepe Luminoso di Manarola (Sp)

E' Comunque Natale
(P. Fabrizi, voce di F. Mannoia)

E la pace verrà sulle nostre due singole guerre
e la prova più dura sarà sotterrare l'amore e le armi.

E la pace cadrà sulle nude colline dei seni
sulle tue citazioni latine sulle nostre rovine.

Apri gli occhi che è tutto finito
Anche gli ultimi spari non fanno più male.
Tra un minuto è di nuovo Natale
Tra un minuto è comunque Natale.

E il silenzio sarà testimone di questo momento
E solo il tempo spazzerà le mie colpe...
e il tuo stupido accento

venerdì 19 dicembre 2008

una ricetta e una poesia per sopravvivere al Natale


zeppole bignolate, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

Zeppole Bignolate
300gr di farina 00
300gr di acqua
100gr di burro
200gr di miele
limoncello
succo d'arancia
2 uova intere
3 tuorli d'uovo
un cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale
olio per friggere
confettini colorati
cedro

Bollire l'acqua in una pentola insieme col burro, lo zucchero, il sale. Quando bolle versarvi la farina in un solo colpo e mescolare evitando di formare grumi finchè la pasta non si stacchi dalle pareti della pentola. Unire le uova all'impasto, prima gli albumi e poi i tuorli. Prima che la pasta si raffreddi del tutto aiutandosi con un cucchiaino formare tante palline di impasto da versare nell'olio caldo. Una volta che si siano gonfiate e colorate, far sgocciolare le zeppole su un foglio di carta. In un pentolino mescolare il miele insieme al succo di un'arancia o del mandarino, aromatizzarlo con del limoncello. Quando si sarà sciolto versarvi le zeppole e sollevarle a poco a poco disponendole su un piatto da portata. Decorare con i confettini colorati e del cedro.

Natale
Napoli il 26 dicembre 1916

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle.

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata.

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono.

Sto
con le quattro
capriole di fumo
del focolare.

Giuseppe Ungaretti, da “Allegria di Naufragi”, Mondadori 2005

domenica 14 dicembre 2008

il pane fatato ai datteri della Gatta Cenerentola

Come vi avevo promesso qualche tempo fa, ho "inventato" una ricetta in tema con la tesi che sto scrivendo da qualche mese, e che si occupa della Gatta Cenerentola, la favola di Giambattista Basile messa in scena dal maestro Roberto De Simone ...

Nella favola la protagonista, la Gatta Cenerentola, prima di andare alla festa dove perderà la chianella (la scarpetta) si rivolge alla sua pianta di dattero pronunciando queste parole:

Dattolo mio naurato,
co la zappetella d’oro t’aggio zappato,
co lo secchietiello d’oro t’aggio adacquato,
co la tovaglia de seta t’aggio asciuttato;
spoglia a te e vieste a me!

oppure nel napoletano moderno di De Simone:

Dattero mio 'ndorato
cu la zappetella d'oro t'aggio zappato,
cu lu sicchietello d'oro t'aggio adacquato,
cu la tovaglia de seta t'aggio asciuttato;
spoglia a te, e vieste a me!

In italiano:

Dattero mio affatato
con la zappetta d'oro ti ho zappato
con il secchietto d'oro ti ho annaffiato
con la tovaglia di seta ti ho asciugato
Spoglia te e vesti me!

Grazie a questa formula la magica pianta di dattero la spoglia dei suoi stracci e la riveste di un abito meraviglioso con il sole avanti e la luna dietro...

Ma non posso essere io a raccontarvi tutta la storia...

Ps Anche la ricetta è custodita in una formula magica che stavolta non rivelerò:)

Una ricetta molto bella per gli amanti dei datteri è qui

giovedì 4 dicembre 2008

un'esplosione di napoletanità


il vesuvio del gambrinus, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

La mia foto non rende giustizia al trionfo che questo dolce rappresenta per gli occhi e per il palato...
Penso che sia un'invenzione geniale, la sintesi dei tre dolci simbolo della napoletanità: è un guscio di sfogliatella che al suo interno contiene un piccolo babà e una crema alla pastiera...
Ovviamente non poteva che chiamarsi Vesuvio...
croce e delizia!

Lo trovate al famosissimo Caffè Gambrinus

martedì 2 dicembre 2008

vietato ai puristi


spaghetti vongole e parmigiano(vietato ai puristi), inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

Spaghetti Vongole e parmigiano

Mi era stata consigliata questa versione e non potevo esimermi dal tentarla ma, dopo aver sperimentato, ritorno al classico...
Il parmigiano ha un sapore troppo forte che copre quello delle vongole, inoltre ammazza il senso "sciuliariello" dello spaghetto...


venerdì 28 novembre 2008

cuppitiello di alici dorate e fritte


cuppitiello di alici fritte, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.


1/2 kg. di alici
3 uova
farina OO
sale
limone
Pulire i pesci, togliete loro le lische e lavateli per bene. Una volta ben asciutti, infarinateli e poi passateli nell'uovo battuto. In un tegame versate la giusta quantità d'olio e quando sarà bollente friggete le alici. Ponete la frittura su carta da cucina e condite con sale e limone.

martedì 25 novembre 2008

'O Carnacuttaro


'O Carnacuttaro, inserito originariamente da Carmine Rotoli.

Questo termine indica il venditore di carni cotte, ossia l'ambulante dedito alla vendita di trippa, "pere e 'o musso" (piede e muso di maiale) e particolari zuppe di frattaglie in brodo. Questo mestiere ha origini molto remote, l'antica nobiltà, infatti, considerava "il piede ed il muso" del maiale, la trippa e le interiora, parti di scarto (una offesa al fine e nobile gusto). La servitù che viveva all'ombra di tanta signorilità, alle prese con la sopravvivenza quotidiana (dove nulla si butta e tutto può servire), in mancanza di meglio, imparò a sfruttare e ad apprezzare anche queste povere pietanze. Nello specifico, oggi, la tradizione locale ripropone 'o pere e 'o musso, come una prelibatezza servita a pezzetti in cartoccio, rigorosamente degustata con un pizzico di sale e qualche goccia di limone. La foto è stata scattata con una Nikon FM2, obiettivo Nikkor 50mm 1:2 a Marina Grande, Sorrento, in occasione della festa di Sant'Anna


Foto e testi gentilmente concessi da Carmine Rotoli, mio paesano sconosciuto, scovato navigando su flickr :)

giovedì 20 novembre 2008

dove la pizza si misura col metro



Negli anni '30 un pizzaiolo chiamato Giggino Dell'Amura ha inventato la pizza al metro, che ancora oggi è una variante molto diffusa a Vico Equense, dove è nata...
In foto ce n'è una molto particolare al gusto di scarola, tonno e olive...

RISTORANTE PIZZERIA IL CAVALLINO
80069 Vico Equense (NA)
2, VIA RASPOLO
tel: 081 8016178

martedì 18 novembre 2008

Di acqua e di respiro



Fontana Grande di Castellammare di Stabia(Na)

(L'ACQUA é DI TUTTI!)


Sulo pe' ll'acqua,
Castiellammare avarrì' a tene' furtuna!

Io fino a chest'età,

nun so' trasuto maie dint'a na farmacia.

Qualunque disturbo,

trovo ll'acqua adatta;

e 'o disturbo passa!

Embé a ggente va all'ati pparte,

e nun vene ccà!

E che ce vuò fa'?

Le nostre acque so' comm' a chelli signurine

ca nun ghiesceno 'a dint' 'a casa;

o al massimo fanno dduie passe

'a dummenica pe' dint' 'a Villa, cu ll'uocchie 'nterra.

E quanno so' 'e nnove già stanno dint' 'o lietto

e cu 'a capa sott' 'e ccuperte.

Chi 'e ccunosce? Chi nne parla? Nisciuno!

Ll'acqua 'e ll'ati paise, invece,

so' signurine evolute, attrezzate al commercio,

'a comme se vestono a comme se presentano;

chiene d'etichetta.

Nun stanno 'mbuttigliate:

appena se fanno cunoscere, se fanno sbuttiglià!

E, comme oggette 'e lusso,

ogne surzo, sette e nuvantacinque!

E ll'acque noste? Niente!

Eppure è ricchezza ca scorre!

Esce d''a terra benedetta

pe gghì a fernì pe' tre quarte dint' 'e ffogne!

E' quase nu sacrilegio! N'offesa a Ddio!

E comm'a ffiglio 'e Castiellammare,

è na cosa ca nun ce pozzo penzà!

St'acqua mm'è ssanghe, mme coce!


Raffaele Viviani


biscotti al vino

martedì 11 novembre 2008

la famosa focaccia di mario


la famosa focaccia di mario, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

Giusto due parole per una focaccia che parla da sè:
Mario è il famosissimo forno della frequentatissima Via San Vincenzo, saccheggiato sin dalle prime ore del mattino da genovesi e foresti alla ricerca di una striscetta di fugassa da mangiare velocemente in strada prima di andare al lavoro o all'Università...
Lo conoscono tutti, e se si è di passaggio a Genova, di partenza o ritorno da Brignole, un salto conviene farlo...


lunedì 10 novembre 2008

un buon compromesso


C'è un posto famosissimo e meraviglioso in Liguria che si chiama Santa Margherita Ligure, più noto ai fighetti col nome di Santa...
Se non siete fighetti e volete godervi una passeggiata con annesso pranzetto o cenetta e non avete le possibilità di un Tronchetti Provera, di un Piersilvio e di tutti altri habitués di Portofino e dintorni, consiglio la trattoria da Pezzi, che cucina piatti tradizionali e usa prezzi normali.

In foto minestrone genovese e polenta col ragù.

Trattoria da Pezzi

via Cavour, 21
Santa Margherita Ligure(Ge)
tel 0185 285 303


domenica 2 novembre 2008

pizza con il diavulillo


Oggi, nelle pause tra le pagine chiare e le pagine scure della tesi, ne ho approfittato per impastare un po', oltre alla torta di rose, una bella pizza col riavulillo, dono pervenuto sempre tramite pacco postale:)

Il Riavulillo (diavoletto) è un piccolo caciocavallo di pasta filata, lavorato a mano e farcito con olive nere, olio di olive e peperoncino tritato, sottoposto ad un trattamento di affumicatura.

La felice unione del peperoncino piccante, delle olive e del formaggio esaltano il palato e inducono a continui peccati di gola, specie se innafiati da un buon bicchiere di vino.

Il Riavulillo, che costituisce sia un gustoso antipasto che un ottimo secondo piatto, va servito caldo e filante, alla brace, al forno o al cartoccio.

Io l'ho messo sulla pizza!

www.riavullillo.org

La pizza è stata infornata in un ruoto, termine dialettale per indicare una teglia tondeggiante senza manico, ringrazio Raffaella che aspira a fare di me un'accademica della Crusca:)

Rose e sciure...


torta di rose all'uvetta e cannella, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

La ricetta è qui,
Stavolta ho guarnito con fiocchi di burro, zucchero di canna, uvetta e cannella.


sabato 1 novembre 2008

aspettando il grande cocomero


Per me Halloween è soltanto Linus che aspetta il Grande Cocomero...
anche a casa mia è arrivata una piccola zucca che ho subito usato per farne una vellutata con le patate...(semplicissima)


Vellutata di Zucca e patate
Ingredienti
una piccola zucca
due patate
una cipolla
peperoncino
sale

Tagliare la cipolla e farla soffriggere in una pentola con un po' d'olio; aggiungere un po' d'acqua, il sale, la zucca e la patata tagliata a cubetti e far cuocere finchè non si sfaldi, col minipimer frullare il tutto e servire caldo spolverizzando un po' di peperoncino e versando un filo d'olio a crudo.

Il paese delle streghe



In provincia di Imperia c'è un borgo medioevale pittoresco e misterioso che si chiama Triora, si dice fosse abitato dalle streghe...
Desidero tanto visitarlo e ancora non ne ho avuto occasione, intanto Sara c'è stata non si è dimenticata di farmi recapitare un cioccolatino buonissimo...
www.lastregaditriora.it


sabato 25 ottobre 2008

tonno!


Dadi di tonno al sesamo
Procuratevi una bella fetta di tonno fresco, tagliatela a dadini, cospargeteli di sesamo e cuoceteli in una padellina con un po' d'olio.
Salate e servite con un'insalatina al radicchio rosso e noci di Sorrento.


venerdì 24 ottobre 2008

i krumiri e la matematica



Anche una lezione di matematica può diventare più lieve se si ha la fortuna di conoscere MariaFrancesca, che mi ha portato un sacchetto pieno di profumatissimi krumiri, la specialità della sua città, ampliando la mia cultura nel campo dei dolci, e diminuendo ulteriormente l'attenzione per i numeri e le cifre;)...Grazie!
Pasticceria Rossi
via Lanza, 17
Casale Monferrato(Al)

domenica 19 ottobre 2008

viva le poste!


Quello che amo tanto della Campania e che mi manca di più :) è che ogni festività è contraddistinta da uno specifico dolce: questo è il tempo dei torroncini...
e io non dimenticherò mai la volta che da bambina mio nonno mi portò nel laboratorio di una pasticceria e vidi un tavolo immenso ricoperto di torroncini di tutti i colori...per me, meglio di un negozio di giocattoli!:)

Come poter soddisfare il desiderio di poterli mangiare anche qui?
I pacchi postali costituiscono una validissima soluzione!(L'unico inconveniente è che si sono un po' ammaccati e non sono lucidissimi e perfetti come appena usciti dalla pasticceria)

Bar Pina
via A. Balsamo 1
80065
Sant'Agnello(Na)



sabato 18 ottobre 2008

due passi verso il pesto







Dal 10 al 12 ottobre 2008 si è tenuta a Lavagna(Ge) la manifestazione "Pesto e Dintorni", ovviamente non potevo mancare e, in una mano la macchina fotografica e nell'altra gli assaggini di bruschette al pesto, all'olio al miele etc etc etc, ho scattato qualche immagine...
Da ricordare per l'anno prossimo!

Ps. bellissima l'orchestra di musica popolare..."I liguriani"

Ricetta della Panissa(da wikipedia)
250 gr di farina di ceci
1lt d'acqua
sale

  1. In una pentola fare intiepidire un litro d'acqua con sale.
  2. Unirvi la farina rimescolandola, stando bene attenti a non far formare grumi e lasciare riposare qualche ora.
  3. Rimescolare bene e mettere a fuoco lento rimescolando (per un'ora circa) sino ad ottenere una specie di "polenta" densa.
  4. A cottura ultimata, versare il composto in un piatto precedentemente bagnato con acqua, livellandolo uniformemente. Una volta raffreddato, tagliare a fettine e fare delle listelle (tipo patatine fritte) e poi friggerle in padella con abbondante olio fino a far loro prendere una lieve doratura.

Pesto e dintorni
Rassegna ed esposizione di pesto e...dintorni
10-12 ottobe 2008
Lavagna (Ge)
Centro storico e Villa Spinola Garibalsi
www.pestoedintorni.org

Acciughe, pane e coraggio...


L’odore acre del pesce sviscerato invade la cucina, sangue e acqua scivolano sulle mani di mamma Emilia…

E sì che l’Australia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
Sembrava una donna fin troppo bella
Che stesse lì per farsi amare…

Monastarace Marina – Perth ….
L’entusiasmo e lo slancio, il coraggio e le speranze di una partenza sognata e temuta....
Calabria - West Australia (che per un Italiano più a “East” non si può…).
…poi un ritorno impreciso…
…un ritorno che ritorno non è…semmai un’altra partenza…stavolta poco sognata e molto temuta…
Australia - Lombardia, come un destino che, lanciato nel vento del tempo, torna più in là, torna chissà dove e ti scappa di mano…un boomerang dispettoso, insomma…

Galleggiare, per settimane interminabili, su un mare di speranze e di pazienza, a bordo di un bastimento carico di gente sventurata in cerca di fortune: campani, lucani, calabresi, pugliesi, sardi e siciliani…terroni per mare…
Il suo uomo in attesa, il marito partito in avanscoperta, tra molo e miniera, fatica e impazienza…
Poi un pezzo di vita quasi felice, una casa grande, una fetta di terra abbastanza fertile per mangiarci e abbastanza grande e sicura per farci giocare bimbi a piedi scalzi…

E noi cambiavamo molto in fretta
Il nostro sogno in illusione…

Poi, chissà perché, un ritorno…
Valli a capire questi uomini del sud…dalle delusioni, come coltelli, sempre a portata di mano…
Un ritorno, poi, si diceva, che ritorno non fu…piuttosto un’altra sofferta partenza…
Così Emilia, venuta col sole, il mare piatto e due valigie di cartone chiuse a spago,in un giorno di rara pioggia, ripartì…con una valigia in meno e con sei figli in più (i figlioletti imparavano presto a trascinarsi il proprio destino dietro: a ciascuno la propria valigia!)….

Pane e coraggio ci vogliono ancora
Che questo mondo non è cambiato
Pane e coraggio ci vogliono ancora
Sembra che il tempo non sia passato….

Emilia cucina e racconta, in un calabrese bello e spedito, racconta e sembra davvero che il tempo non sia passato…
Le figlie, Rosanna e Connie, ascoltano in assorto silenzio, quasi fossero alici, sviscerate anche loro di bei ricordi, e di rimpianti…
Immagino la barriera corallina, e queste acciughine, ormai ripiene di benedetto pan grattato, unite in branco da spirito di sopravvivenza, come queste famiglie calabresi, di uomini forti e di donne ancor di più…unite dall’amore che, senza alcuna remora, chiamano ancora rispetto
L’odore pungente del pesce ricorda la puzza dei porti e di certi bastimenti in giro per i mari del mondo, di quando i viaggi della speranza erano le nostre partenze…e qualche volta i nostri ritorni…
L’odore pungente invade le narici e sarà, più che il pesce, il sudore e la fatica di una vita di Emilia…e chissà perché, ogni volta che mi parla col cuore in mano dell’Australia, io ho in mente sempre le stesse cazzate: i canguri, i surf e un aitante bagnino in occhiali da sole (maledetta Tv...), la barriera corallina e la sabbia sulle strade…e il boomerang dispettoso che mi finisce dritto in fronte…
e poi…anche nei mari d’Australia le acciughe fanno il pallone?...



n.b "Pane e Coraggio" è ovviamente una canzone di Ivano Fossati
"Le Acciughe fanno il pallone" è straovviamente di Fabrizio De Andrè...
la foto è stata gentilmente concessa da minimapedalia
Il racconto è di Fabio

domenica 12 ottobre 2008

Perchè manu è un mio amico





Perchè il pesce è freschissimo...
perchè il prezzo è onestissimo
perchè l'ambiente è semplice
perchè Manu, anche se si fa pregare un po' troppo, dopo cena prende la chitarra e canta fino a notte fonda...

Unica nota negativa, la mamma di Manu, la cuoca, alla mia richiesta di spiegare come si fanno gli gnocchi mi ha guardato come se le chiedessi la luna !
Trattoria Raieau

Cucina tipica marinara
Via Milite Ignoto, 25
16033 Cavi Borgo (Ge)
tel 0185390145
Chiuso il lunedì

sabato 11 ottobre 2008

ma come sei didattico e anche un po' selvatico




La foto che ho scelto per parlare di questa focacceria si concentra soltanto su un aspetto di questo locale fuori dal comune, e credo neppure il più importante...
Infatti sin dall'entrata si rimane stupiti a guardare la scenografia di moto che campeggiano infilzate su grandi campane poste sui muri tutt'intorno; all'interno del locale, non basta una serata per dare un'occhiata a tutti i cimeli raccolti dal proprietario a partire dagli anni '60, dalle radio ai juke-box d'epoca, dagli elmetti da guerra alla serie completa delle foto di tutte le Miss Italia esistite, fino ad arrivare al vero e proprio museo della moto d'epoca allestito al piano superiore...
Bello davvero!


Pizzeria Focacceria Il Selvatico
v. Fravizzola 3, Caniparola;
Fosdinovo(MS)
tel. 0187 673178

giovedì 9 ottobre 2008

...


Ti t'adesciàe 'nsce l'èndegu du matin
ch'à luxe a l'à 'n pè 'n tera e l'àtru in mà

ti t'ammiàe a ou spègiu de 'n tiànnin
ou cè s'amia a ou spègiu da ruzà
ti mettiàe ou brùgu rèdennu'nte 'n cantùn

che se d'à cappa a sgùggia 'n cuxin-a stria
a xeùa de cuntà 'e pàgge che ghe sùn
'a cimma a l'è za pinn-a a l'è za cùxia


E a 'ste panse veue cose che daià cose da beive, cose da mangiä frittûa de pigneu giancu de Purtufin çervelle de bae 'nt'u meximu vin lasagne da fiddià ai quattru tucchi paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi...

A cimma, Creuza de mà, F. De Andrè

Cfr. www.ilsecoloxix.

Da Maria,

vico Testadoro 14r

tel 010581080

Genova

domenica 5 ottobre 2008

Le rostelle


rostelle, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

Le rostelle sono dei piccoli spiedini di carne di capra di origine abruzzese ma sono molto diffuse anche nell'imperiese, e infatti le ho assaggiate grazie al mio amico Paolo che me le ha portate a domicilio.
Per saperne di più vedere la voce Arrosticini

giovedì 2 ottobre 2008

Un bel muffin è quello che ci vuole per iniziare un altro mese


Una ricettina facile facile per un muffin che profuma di buono e di festa...
Muffins allo yogurt
150gr di yogurt (di solito utilizzo quelli Muller perchè sono buoni e il vasetto contiene proprio la giusta dose!)
150gr di zucchero
1 bicchiere di olio di semi (consiglio di utilizzare il vasetto vuoto dello yogurt!)
3 uova (da incorporare una alla volta)
150 gr di farina 00 e 150 gr di maizena (meglio se setacciata e incorporata un pò alla volta)
scorza di limone grattugiato
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Mescolare ogni volta che si aggiunge un ingrediente.Imburrare ed infarinare un teglia da plum-cake e versare il composto.Temperatura forno: 180°Tempo di cottura: 40/45 minuti circa (dipende un pò anche dal forno!).

domenica 28 settembre 2008

Ritorno a Colonnata









Dopo circa un anno sono tornata a Colonnata ed è stata una piacevole riscoperta, ed è la giusta occasione per mostrare i luoghi(soprattutto una certa bottega) che hanno "ispirato" la nascita del mio blog, che festeggia il suo primo compleanno...:)

Qualche indirizzo è doveroso:

www.lardodicolonnata.ms

Larderia Al lardo al lardo,

via Fossacava 10, 54033

Colonnata(Ms)

Larderia Lardarium (Lard rock cafè)

via Fossacava 9

Colonnata

venerdì 26 settembre 2008

il vigneto in faccia al mare



Sciachetrà
Uva del vitigno bosco
colta nel vigneto in faccia al mare
e vermentino trebbiano e albarola
dolce passire
nella fragranza delle felci
scelta acino per acino
per separare il raspo
che "attosca ogni sapore"
lunga fermentazione in botticella
decantazione di poi nel nitore della damigiana
con travasi nei dì dei saturnali
e nel primo plenilunio della primavera
così per un paio d'anni
con visitazioni frequenti come a donna amata.
Dario Capellini

Il vino e la vendemmia alle Cinque Terre...