Questo termine indica il venditore di carni cotte, ossia l'ambulante dedito alla vendita di trippa, "pere e 'o musso" (piede e muso di maiale) e particolari zuppe di frattaglie in brodo. Questo mestiere ha origini molto remote, l'antica nobiltà, infatti, considerava "il piede ed il muso" del maiale, la trippa e le interiora, parti di scarto (una offesa al fine e nobile gusto). La servitù che viveva all'ombra di tanta signorilità, alle prese con la sopravvivenza quotidiana (dove nulla si butta e tutto può servire), in mancanza di meglio, imparò a sfruttare e ad apprezzare anche queste povere pietanze. Nello specifico, oggi, la tradizione locale ripropone 'o pere e 'o musso, come una prelibatezza servita a pezzetti in cartoccio, rigorosamente degustata con un pizzico di sale e qualche goccia di limone. La foto è stata scattata con una Nikon FM2, obiettivo Nikkor 50mm 1:2 a Marina Grande, Sorrento, in occasione della festa di Sant'Anna
Foto e testi gentilmente concessi da Carmine Rotoli, mio paesano sconosciuto, scovato navigando su flickr :)
martedì 25 novembre 2008
'O Carnacuttaro
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3 commenti:
almussoalmusso!!!!
Fabio
grande, Fa:)
mariè
'o musso ,peccato che tutte le volte che scendo a Napoli ne vedo sempre di meno
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