sabato 31 gennaio 2009

A carcioffola s'ammonna a 'na fronna â vota.


carciofi fritti, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.

Stasera ho molto tempo a disposizione quindi mi dilungherò sulla carcioffola:)ovvero sul carciofo, questo sconosciuto, prima di passare a una ricetta semplice semplice e molto amata a casa mia: i carciofi fritti.

A carcioffola s'ammonna a 'na fronna â vota.

Come spiegato in maniera molto approfondita da questo bel blog l'espressione significa letteralmente: il carciofo va mondato brattea a brattea.
Id est: le cose vanno fatte paulatim et gradatim, con calma e pazienza; se si vogliono ottenere risultati certi bisogna procedere lentamente e con giudizio.
carcioffola = carciofo sost. femm. forma diminutiva (vedi suff. ola) e femminilizzata derivata dall’arabo kharshuf.
ammonna voce verbale (3° p. sing. ind. pres.) dell’infinito ammunnà= pulire, mondare derivato dal b. lat. ad + mundare con doppie assimilazioni: dm→mm e nd→nn per cui admundare à dato ammunnare/ammunnà.

Dopo esserci occupati dell'etimologia passiamo ai fatti concreti:)

Prendere due carciofi, privarli delle foglie coriecee, tagliare il gambo e dividerli in due parti; tagliare questi mezzi carciofi a fette. Dopo averli tagliati, gettarli nell’acqua e limone e asciugarli alla buona gettandoli subito nella farina perché vi resti bene attaccata.
Montate a mezzo la chiara di un uovo, ché uno solo basta per due carciofi, poi nella chiara mescolate il tuorlo e salatelo. Scuotere la farina superflua dai carciofi e dopo passarli nell’uovo, infine nel pane grattugiato.
Gettare i pezzi a uno a uno in padella nell'olio ben caldo e quando avranno preso un bel colorito dorato toglierli dal fuoco e servirli caldi caldi.


venerdì 30 gennaio 2009

Gino Paoli, e la panna più buona di Zena

L'altra sera c'era Gino Paoli a Che tempo che fa : mi è piaciuta molto l'intervista e soprattutto ciò che ha detto sulla pietà, e sul fatto che nelle canzoni(e nelle emozioni che esse suscitano) ognuno ci trova ciò che vuole a seconda della propria sensibilità, insomma tutto è puro per i puri !
Ma ciò che mi ha incuriosito di più è stato scovare la cremeria in cui andava da bambino, in tempo di guerra, per assaporare "una botta di vita" assieme alla madre, ovvero la panna che si fa a via Luccoli, tra vico Casana e piazza Soziglia, nel cuore del cuore del centro storico, tra i carrugi dove si trovano le botteghe più antiche della città.

Cremeria Buonafede
via Luccoli 21,
tel 010 247 42 19, Genova
Genova

giovedì 29 gennaio 2009

naviganti senza navigare mai, ovvero il sushi take away consumato al sole sulla nave Italia



Synthesy Sushi Bar e Restaurant
via Canneto il lungo 102
Genova

Cominciamo col dire che sono una perfetta ignorante a proposito di cucina etnica, men che meno di quella giapponese, quindi non sono stata in grado di apprezzare appieno tutta la storia e la cultura racchiusa in queste piccole composizioni di riso e verdure e pesce... quello che so invece cogliere molto bene è la compagnia delle mie nuove amiche ed il sole in faccia da godere mentre si mangia stesi sui legni della Nave Italia, una vera e propria nave ormeggiata sul molo dedicato a De Andrè nel Porto Antico di Genova...Insomma, si può girare il mondo anche restando attraccati al porto, se si vuole :)

e... non ha prezzo!




mercoledì 28 gennaio 2009

dopo i confetti arrivano i difetti

copertina

Sono molto felice :)
Per festeggiare mi sono fatta portare i confetti da Sorrento, ai gusti di limone e di arancia, giusto per rimarcare un po' le mie radici :)

cucinare in riva al mare


Sgabei a Lerici, inserito originariamente da al lardo! al lardo!.
Per ricominciare a postare, a grande richiesta:) una ricettina facile facile, prendendo spunto da questa foto scattata più di un mese fa a Lerici, quella degli SGABEI, che a me ricordano vagamente le pizze fritte ;) anche se hanno una forma diversa e non si farciscono con mozzarella e pomodoro ma generalmente coi salumi e lo stracchino...
600 gr di farina
olio sale
20 gr di lievito
acqua calda
Disporre la farina a fontana e al centro versarvi il lievito sciolto in un po' di acqua calda, impastare aiutandosi con acqua calda fino a formare una palla liscia da far riposare. Quando l'impasto sarà raddoppiato di volume stenderlo sulla spianatoia fino a formare uno strato di circa due cm, poi tagliarlo in tante striscioline e friggerle in abbondante olio caldo. Salare e condire.

mercoledì 14 gennaio 2009

chiuso per amore dell'arte



Io non vado a dipingere...
ma per il momento ho CHIUSo PER MANUTENZIONE e non ho neppure un forno e dei fuochi con cui poter cucinare...
Ci si rivede a fine gennaio!:)chiuso per amore dell'arte

domenica 4 gennaio 2009

un dolce contrasto

napoletanamenterustici

Pasticciotti rustici napoletani

Oggi è il compleanno del mio piccolo vicino di casa, Vincenzo, un bambino molto fortunato: per festeggiarlo tutta la sua numerosa famiglia è venuta da Napoli e dintorni e le donne della casa hanno preparato da mangiare per un esercito, più che per una festa, com'è tipico del costume partenopeo:)
Nell'occasione sono andata a sbirciare tra i fornel
li con la mia macchinetta e ho avuto la fortuna di conoscere la signora Anna che ha voluto condividere con me la ricetta di questi rustici spettacolari, dalla frolla dolce e dal ripieno salato.
Pasta brisee

1kg di farina
300gr di strutto
300gr di zucchero

175 cl di acqua
1 pizzico di ammoniaca
Ripieno
600 gr di ricotta

250 gr di salame a pezzetti
3 uova
parmigiano reggiano

sale
pepe


Buon Compleanno!:)

venerdì 2 gennaio 2009

Al bar Sport trent’anni dopo



Bar del Carmine
Piazza T.Tasso,39
80067 Sorrento

I cocktail di Luca e Laura :)

Da "Bar Sport Duemila" di Stefano Benni, Feltrinelli:

I cocktail pesi

Specialità del barista peso sono i cocktail pesi, antiche ricette di un'alchimia della distruzione epatica di cui si va perdendo la tradizione. Ve ne diamo alcuni esempi:
Caffè corretto (per tirarsi su)
Una tazzina di caffè
Un bicchiere di cognac
Un bicchiere di grappa
Un bicchiere di Vov
Tre mestoli di minestra di fagioli
Pepe, peperoncino, noce moscata
(guarnire con una baionetta)

Scrocca-e-vai
1/4 di vino bianco offerto dal barista
1/4 di birra rimasta nel boccale di Piero
1/4 dei fondi di sette crodini raccolti nella spazzatura
1/4 di gas liquido di accendino

Pitecantropus (long drink)

Un Campari
Una nocciolina
Un Campari
Una nocciolina
Un Campari
Una nocciolina
(e così via, a lungo, fino a un massimo di quattrocentocinquanta)

Desir de Paris(per chi ama l'esotismo)
1/3 Ville Lumiere(profumo da donna)
1/3 Peugeot(benzina rubata a un auto in sosta)
1/3 Grand Marnier(ottenuto strizzando un vecchio boero)


Nonmamapiù (You don't love me any more,
per scordare le delusioni sentimentali)
1/4 Trielina
1/4 Amaro del Carabiniere
1/4 Moscato di San Marino
1/4 Guttalax
Cinque puntine da disegno
Cinque pastiglie di barbiturico
(guarnire con un biglietto d'addio)

Un bicchiere di latte
Far alitare nel bicchiere l'idraulico Alessandro dopo che ha bevuto la ventesima vodka. Il latte prenderà una squisita gradazione alcolica.